Per chi fosse in zona:
SABATO 26 SETTEMBRE
Ore 11:00 – 12:00
Incontro “economia e gioco d’azzardo” con Loretta Napoleoni
Biblioteca Civica, sala Farinati – Verona (Festival dei Giochi)
http://www.tocati.it/home.php
Di seguito un'intervista uscita ieri su Il Piccolo
Un saluto.
Loretta
Parla l'autrice del libro La morsa
«La finanza sta tornando a commettere gli stessi errori e credo che ci saranno nuovi crolli delle Borse»
di Piercarlo Fiumano
Napoleoni: «La crisi non finirà ci aspettano tempi peggiori»
Loretta Napoleoni è un’economista tra i massimi esperti di terrorismo ed economia internazionale. È nata a Roma e vive a Londra da molti anni. Collabora con la Cnn e la Bbc e scrive per ”Le Monde”, ”El País”, ”The Guardian”, ”Internazionale” e ”L’Unità”. Il nuovo libro dell’economista (”La Morsa” edito da Chiare Lettere), che sarà presentato domani al Caffè San Marco di Trieste, presente l’autrice, alle 18, ricostruisce lo scenario post 11 settembre: dai crack finanziari al fenomeno dei mutui subprime, dalla bolla speculativa sul mercato immobiliare fino alla attuale crisi che ha travolto molte certezze consolidate sui mercati: «Il mondo della finanza - dice Napoleoni - sta commettendo di nuovo gli stessi errori. E la prossima crisi sarà ancora più violenta».
Loretta Napoleoni, nel suo libro ”La Morsa” lei vede una diretta connessione fra la crisi dell’11 settembre e la crisi finanziaria.
«Bush decide all’indomani dell’11 settembre di abbassare i tassi per pagare il costo della guerra. La manipolazione del tasso di interesse da parte dell’amministrazione Usa, con il consenso del presidente della Fed Alan Greenspan, è avvenuta per motivi politici. La strategia degli Usa e del resto dell’Occidente per affrontare la crisi, all’interno del processo di globalizzazione, è stata quella di ridurre i tassi (sono stati portati dal 6 all’1,5%) come strumento per dare ossigeno al capitalismo in espansione.
Lo stesso Greenspan, con la sua visione neo-liberista, è stato celebrato a lungo come se fosse la reincarnazione di Adam Smith. Nonostante il ripetersi di crisi molto ravvicinate, ha avuto un grandissimo margine di manovra nell’utilizzare la leva monetaria. Pensava che la soluzione di tutti i problemi fosse il taglio dei tassi. E invece la finanza è un gioco a somma zero».
continua