
<<Ricordate, meno più di due mesi fa, la minaccia di al Qaeda contro Usa, Inghilterra, Francia, Germania e Italia?
Beh, a giudicare dallo spiegamento di forze di polizia intorno allo stadio e agli elicotteri (io ne ho contati tre) che sorvolano Green Point, direi che i sudafricani non sembrano troppo tranquilli nemmeno questa sera.
Però, poco prima della partenza, ho avuto modo di chiedere a
Loretta Napoleoni (servono presentazioni?) cosa ne pensasse e la sua risposta (per fortuna, visto che sto per prendere posto in tribuna) è, tutto sommato, rassicurante:
"Il problema della sicurezza ai Mondiali di calcio è reale. Da più di tre anni, organizzazioni internazionali, inclusa l’Unione Europea, cooperano con il governo del Sudafrica per prevenire attacchi terroristi. Gli Stati che partecipano ai Mondiali hanno stanziato milioni e milioni di euro per assicurare che giocatori e tifosi possano godersi in pace quest’evento. Per i gruppi armati che gravitano nella nebulosa di al Qaeda, penetrare questa cortina protettiva è difficilissimo, più facile è farlo con le parole. Minacciare un attacco è semplice, basta avere l’assistenza dei media internazionali. Ma l’esperienza insegna che quelli che vanno in porto non vengono mai annunciati. Più che pericolo nelle minaccie di al Qaeda contro i tifosi di calcio, vedo l’ennesimo segno di debolezza. Il mio consiglio: non lasciatevi rovinare i mondiali da Osama bin Laden ma occhio ai borseggiatori!">>.
Tratto da un articolo di Stefano Piazza,
Gazzetta dello sport, venerdì
18 giugno.